A2A Ciclo Idrico ha installato 170 sensori nel centro storico

Brescia, 3 novembre 2020 - Rilevamento delle perdite idriche: dopo una prima fase pilota, circoscritta lo scorso anno ad alcune vie nella zona nord della città, A2A Ciclo idrico ha avviato su larga scala a Brescia il progetto “Aquarius”.

Nel distretto idrico del centro storico cittadino, infatti, sono stati di recente installati 170 sensori che hanno il compito di monitorare le reti e di rilevare il rumore determinato da eventuali fuoriuscite di acqua: quando ciò accade, trasmettono il dato ad una piattaforma di elaborazione dati che intrecciando tutte le informazioni riesce a localizzare il punto in cui la tubazione è rotta o deteriorata.

L’installazione dei sensori, inoltre, non comporta alcuno scavo perché per collocarli si utilizzano i normali pozzetti della rete.

Tale attività di monitoraggio continuo è arrivata così a coprire 50 km di rete, portando a 60 i km complessivamente monitorati: l’individuazione delle perdite occulte consentirà di ottimizzare la tempestività degli interventi risolutivi e al contempo di ridurre l’incidenza di eventi di superficie in un’area molto delicata e complessa come il centro storico, dove la rapidità e la precisione nella localizzazione della perdita assumono particolare rilevanza.

Il tema delle perdite idriche ha visto A2A Ciclo Idrico avviare a Brescia negli ultimi anni un percorso virtuoso di riammodernamento della rete acquedottistica attraverso un programma specifico (“crash program”) impostato nel 2017 e che nell’ultimo biennio ha visto rinnovare integralmente 2,4 km di rete.

Il programma è composto da diverse attività declinabili in due filoni: il primo finalizzato alla riduzione delle perdite reali, il secondo intervenendo sulle cosiddette perdite apparenti, come ad esempio la sostituzione massiva dei contatori obsoleti (età > 10 anni), la ricerca dei consumi non autorizzati e/o non misurati, la posa dei contatori su utenze non misurate (fontanelle, prese antincendio ecc.) e la taratura degli strumenti di misura di processo posti sugli impianti di prelievo e trattamento acqua.

In questo quadro, è comunque opportuno evidenziare che A2A Ciclo Idrico ha perdite inferiori alla media nazionale (39,8 % su tutto il bacino e 30,2% nella città di Brescia rispetto al 47,9% nazionale), oltre al fatto - come abbiamo visto - che le perdite stesse sono un tema complesso che non si limita all’acqua persa dalle tubazioni rotte.

Il progetto per la riduzione delle perdite è un progetto di lungo termine, che contempla attività di analisi, di progettazione e di effettiva realizzazione delle opere, che necessariamente devono tener conto anche degli impatti sul sistema territoriale della città, con l’obiettivo di minimizzare i disagi alla cittadinanza.
La ricerca e il ritrovamento dei punti in cui la rete perde acqua è infatti il primo passo, cui segue la necessità di cantieri per riparare o sostituire le tubazioni ammalorate: ove possibile verranno utilizzate tecnologie “no-dig” che limitano il più possibile gli scavi necessari agli interventi.
Nel prossimo quinquennio A2A Ciclo Idrico, tra città e provincia e in relazione ai 3.500 Km di rete gestiti, intende sottoporre a verifica con il sistema Aquarius almeno 1000 km di rete nei Comuni con maggior necessità, oltre ai 700 della rete cittadina: tali sperimentazioni comporteranno investimenti di circa 4 milioni di euro, che si aggiungono a quelli in corso a Brescia di 500 mila euro. Ovviamente in questi importi non sono compresi i costi per eliminare le perdite.
Il progetto sensori, in particolare, dopo il centro storico verrà esteso ad altre zone di Brescia nel corso del 2021, mentre prossimamente i primi Comuni della provincia interessati saranno Botticino, Lonato e Montichiari.

 

Ufficio stampa A2A
Brescia

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