San Paolo: inaugurato il nuovo depuratore

Investimento di 3,6 milioni ai quali si aggiungono gli 8,5 milioni per il sistema di collettamento

Depuratore di San Paolo

 

 

Brescia, 26 novembre 2021 - San Paolo, inaugurato oggi il nuovo depuratore realizzato da A2A Ciclo Idrico: alla cerimonia erano presenti il Sindaco Giancarla Zernini, con il primo cittadino di Verolanuova Stefano Dotti, il Direttore dell’Ufficio d’Ambito di Brescia Marco Zemello e Tullio Montagnoli, Amministratore Delegato di A2A Ciclo Idrico. 

I lavori di costruzione dell’impianto sono stati completati da A2A Ciclo Idrico a ottobre 2020 e l’impianto è entrato in funzione a novembre dello stesso anno: attualmente sono in corso le operazioni che porteranno al progressivo collettamento dei reflui delle frazioni di Cremezzano e Scarpizzolo.

L’agglomerato di San Paolo, che comprende l’intero territorio comunale e la frazione Cadignano del Comune di Verolanuova, rientrava nella Procedura d’Infrazione Europea 2014/2059 determinata dalla mancanza di un adeguato trattamento depurativo del carico inquinante generato dall’agglomerato stesso.

Dopo aver realizzato il nuovo depuratore, A2A Ciclo Idrico - sulla base della pianificazione d’ambito predisposta dall’ATO di Brescia - sta ora completando la realizzazione dei diversi interventi che consentiranno così all’agglomerato del paese della Bassa di uscire dalla Procedura d’Infrazione. 

La costruzione del depuratore ha comportato un investimento di 3,6 milioni di euro, per metà sostenuto da A2A Ciclo Idrico e per l’altra metà finanziato da ATO e Regione Lombardia.

Quanto al sistema di collettamento, che si è presentato piuttosto complesso, l’investimento complessivo ammonta a 8,5 milioni di euro, interamente a carico di A2A Ciclo Idrico.

La rete fognaria di San Paolo, infatti, è costituita da piccole reti che confluiscono in 30 terminali, i quali a loro volta scaricano nel reticolo idrico comunale: i lavori per la costruzione del sistema di collettamento, che porterà all’eliminazione dei 30 terminali non depurati, sono iniziati nel mese di maggio del 2018 e nel 2020 sono stati eliminati i primi 16 terminali relativi al Comune di San Paolo, collegando all’impianto di depurazione i circa 4000 abitanti residenti nel capoluogo. 

Contemporaneamente è stato realizzato il collegamento della frazione Cadignano di Verolanuova per eliminare l’esistente impianto di depurazione della frazione e portare al nuovo impianto di depurazione di San Paolo i suoi circa 800 abitanti.

Sono in corso i lavori per il collettamento delle frazioni Cremezzano, Scarpizzolo e Trignano. La frazione Trignano, la prima metà della frazione di Scarpizzolo in sponda sinistra del fiume Strone e le prime case di Cremezzano verranno collegate al depuratore entro il 2021. Entro il 2022 verranno completate le reti all’interno delle frazioni di Scarpizzolo e Cremezzano, eliminando complessivamente 14 terminali che collettano circa 1200 abitanti. 

Il nuovo depuratore realizzato da A2A Ciclo Idrico è dimensionato per servire non solo la popolazione attualmente residente nell’agglomerato, pari a circa 6.000 abitanti, ma è stato progettato e realizzato con una potenzialità complessiva pari 12.000 “abitanti equivalenti” (AE).

Realizzato su 2 linee parallele, il depuratore - ubicato a sud dell’abitato di San Paolo in adiacenza alla SP 9 - si sviluppa su una superficie complessiva di circa 8.500 m2 ed è costituito da più sezioni modulari di trattamento che ne garantiscono una migliore funzionalità e flessibilità. 

Il processo depurativo si articola in una prima fase atta a separare le componenti ‘grossolane’ tramite griglie e rimuovendo la sabbia in apposite vasche. La seconda fase è costituita da un trattamento biologico con biomassa (batteri) finalizzata a degradare la sostanza organica e le sostanze nutrienti come azoto e fosforo responsabili dell’eutrofizzazione dei corsi d’acqua. 

Il naturale trattamento biologico avviene mediante la presenza di batteri all’interno di due bacini aerati aventi un volume complessivo pari a 2.600 m3, mentre la separazione dei batteri dall’acqua pulita (chiarificazione) avviene tramite due bacini di sedimentazione aventi una superficie complessiva di 400 m2

L’impianto è infine dotato di una sezione di disinfezione dell’acqua depurata e da una sezione di disidratazione meccanica dei fanghi biologici (batteri che hanno rimosso l’inquinante) atta a ridurre il volume degli stessi al fine di limitarne la quantità che verrà inviata a smaltimento. Durante gli eventi piovosi l’impianto tratterà la portata in arrivo secondo le norme di legge, mentre un’ulteriore griglia posta sullo scarico delle acque in eccesso eviterà di sversare nel corso d’acqua materiali grossolani trascinati dalle piogge nella rete fognaria. Un gruppo elettrogeno permetterà il funzionamento minimo dell’impianto anche in caso di problemi sull’alimentazione elettrica (blackout).


Ufficio stampa A2A
Brescia

 

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