Scarichi delle acque reflue industriali in pubblica fognatura

Come richiedere l’autorizzazione e l’attivazione dello scarico

Per richiedere l’attivazione dello scarico delle acque reflue industriali in pubblica fognatura, è necessario ottenere una autorizzazione.
Scopri di seguito tutte le informazioni relative allo scarico industriale e alla richiesta, modifica, cessazione, voltura e rinnovo dell’autorizzazione.

Per scarico di acque reflue industriali si intende:

  • acque reflue scaricate da edifici o impianti in cui si svolgono attività commerciali o produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento (D.lgs. 152/06, Parte Terza, Art. 74)
  • acque meteoriche di prima pioggia e di dilavamento soggette a contaminazione (Regolamento Regionale 4/2006). 

Sono escluse dalle precedenti le acque reflue assimilate alle domestiche definite dall’articolo 4 del Regolamento Regionale 6/2019.

  • Testo Integrato Corrispettivi Servizi Idrici Delibera ARERA 665/2017/R/idr del 28 settembre 2017

    Acque reflue industriali o reflui industriali è qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici o impianti in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento, ai sensi del d.lgs. 152/2006 e s.m.i., e diverse dagli scarichi delle utenze assimilate alle domestiche ai sensi della normativa nazionale – ex art. 101, comma 7 del d.lgs. 152/2006 e s.m.i. e D.P.R. 227/2011 - e delle normative regionali.

Come richiedere l’autorizzazione

Per richiedere l’autorizzazione allo scarico di acque reflue industriali nella fognatura pubblica, devi rivolgerti allo sportello SUAP del Comune corrispondente al sito dell’insediamento produttivo. 

Lo sportello SUAP inoltrerà tutta la tua documentazione all’Ente Competente (a titolo esemplificativo ma non esaustivo: Ufficio d’Ambito di Brescia, Provincia di Brescia, …). Quest’ultimo richiederà un parere tecnico ad A2A Ciclo Idrico al fine di verificare l’effettiva possibilità di scaricare in pubblica fognatura. Tale parere potrà essere positivo (con eventuali prescrizioni) o negativo. 
Il costo del parere tecnico è a carico dell’utente e varia in base alla tipologia di scarico.  (Allegato A dell’allegato 4 del Regolamento per la disciplina del Servizio Idrico Integrato nell’ATO della Provincia di Brescia).
A seguito del rilascio del parere tecnico, l’Ente Competente potrà rilasciare (con eventuali prescrizioni) o negare l’autorizzazione allo scarico. 
Ogni autorizzazione prevede una specifica scadenza, entro la quale può essere rinnovata. In assenza di valida autorizzazione allo scarico non è consentito scaricare il refluo industriale.
L’autorizzazione in corso di validità è il documento necessario per poter procedere alla richiesta di attivazione allo scarico.

Come si attiva lo scarico

L’attivazione avviene tramite il rilascio del benestare di immissione che il titolare dello scarico dovrà richiedere ad A2A Ciclo Idrico presentando il modulo “Domanda di immissione per lo scarico di acque reflue industriali in pubblica fognatura e/o allacciamento alla rete fognaria comunale”. 

Come gestire nel tempo l’autorizzazione allo scarico

  • Modifica dell’autorizzazione

    Qualsiasi modifica del processo produttivo e/o della rete fognaria interna che comporti una variazione del refluo in termini quantitativi o qualitativi rispetto a quanto già autorizzato, comporta obbligatoriamente una richiesta di modifica dell’autorizzazione. Puoi effettuare la richiesta tramite lo sportello SUAP del Comune corrispondente al sito dell’insediamento produttivo. 
    Le modifiche potranno essere attuate solo in seguito all’ottenimento dell’autorizzazione aggiornata da parte dell’Ente Competente che ha rilasciato l’autorizzazione originaria. 

  • Voltura dell’autorizzazione

    La richiesta di voltura di un’autorizzazione può essere presentata solo dall’utente subentrante, ovvero il nuovo titolare dello scarico. La richiesta va effettuata allo sportello SUAP del Comune corrispondente al sito dell’insediamento produttivo.
    L’utente che cede l’attività dovrà comunicare ad A2A Ciclo Idrico, tramite modulo dedicato, la denuncia del volume scaricato nella fognatura pubblica dal primo giorno dell’anno in esercizio fino alla data di termine dell’attività. 
    Solo a seguito dell’atto di voltura dell’autorizzazione da parte dell’Ente competente, provvederemo alla variazione dell’anagrafica associata all’autorizzazione relativa allo scarico di acque reflue industriali; a seguito di tale variazione tutta la documentazione, sia commerciale che tecnica, sarà inviata al nuovo titolare.
    Al titolare uscente sarà emessa la bolletta di cessazione scarico valorizzando i volumi conferiti in fognatura fino alla data di voltura. 
     

  • Cessazione dell’autorizzazione

    È possibile anticipare l’interruzione dello scarico nel caso di chiusura dell’attività o del ciclo produttivo che genera il refluo industriale, presentando apposita richiesta di cessazione dell’autorizzazione allo sportello SUAP del Comune corrispondente al sito dell’insediamento produttivo.
    L’utente che cessa l’attività dovrà comunicare ad A2A Ciclo Idrico, tramite modulo dedicato, la denuncia del volume scaricato nella fognatura pubblica dal primo giorno dell’anno in esercizio fino alla data di termine dell’attività. 
    Solo a seguito della presa d’atto dell’interruzione dell’attività da parte dell’Ente competente, provvederemo alla cessazione della pratica relativa allo scarico delle acque reflue industriali con emissione della bolletta di chiusura del rapporto valorizzando i volumi scaricati fino alla data di cessazione dell’autorizzazione.

  • Rinnovo dell’autorizzazione

    La cessazione dell’autorizzazione allo scarico avviene alla data di scadenza dell’atto autorizzativo. 
    Se intendi rinnovare l’autorizzazione allo scarico dovrai presentare domanda di rinnovo, entro la data di scadenza dell’atto, tramite lo sportello SUAP del Comune corrispondente al sito dell’insediamento produttivo.

Gli impegni dell’utenza industriale: l’autodenuncia annuale del volume scaricato

Entro il 28 febbraio di ogni anno l’utenza industriale è tenuta a comunicarci l’autodenuncia relativa allo scarico generato dall'insediamento e smaltito nella pubblica fognatura nel corso dell’anno precedente. 

L’invio dell’autodenuncia può avvenire secondo le seguenti modalità:

Modulo autodenuncia

Ufficio d'ambito di Brescia: denuncia per tariffa industriali e utenti senza acquedotto

Informazioni utili per l’attivazione dello scarico industriale

  • Richiedere un parere preventivo prima della richiesta di autorizzazione

    Prima di presentare la richiesta di autorizzazione allo scarico sul portale SUAP, puoi richiedere un parere preventivo esclusivamente sullo schema fognario interno.Il parere preventivo riguarda solamente la modalità di realizzazione del tratto di rete interna privata e non esprime alcun parere relativo all’eventuale possibilità di scarico in pubblica fognatura in termini di quantità e qualità del refluo (art. 3.3.3 e Allegato A dell’Allegato 4 Regolamento per la disciplina del Servizio Idrico Integrato nell’ATO della Provincia di Brescia).
    Ricevuta la domanda di parere preventivo su schema fognario interno valuteremo la documentazione fornita prescrivendo eventuali disposizioni tecniche.
    Il nostro parere preventivo non è vincolante. Dovrai comunque presentare la richiesta di autorizzazione allo scarico tramite il SUAP del Comune corrispondente al sito dell’insediamento produttivo; seguirà poi il parere tecnico con esito favorevole o non favorevole per lo scarico in pubblica fognatura. 
    Per il rilascio del parere preventivo l’utente deve presentare richiesta attraverso la compilazione del modulo “Domanda di parere preventivo su schema fognario interno”.
    Il parere preventivo comporta un costo a carico dell’utente pari a 91,00 €, IVA esclusa (Allegato 4 – articolo 9 - Regolamento per la disciplina del Servizio Idrico Integrato nell’ATO della Provincia di Brescia).

  • Corrispettivi tariffari per utenti industriali

    La delibera ARERA 665/2017/R/idr (Testo Integrato dei Corrispettivi dei Servizi Idrici - TICSI) uniforma le strutture tariffarie del servizio idrico su tutto il territorio nazionale attraverso la razionalizzazione delle tipologie d'uso domestiche e non domestiche compresi i cosiddetti “reflui industriali autorizzati allo scarico in pubblica fognatura”.
    In applicazione della citata delibera l’Ufficio d'Ambito di Brescia ha definito le tariffe da applicare con decorrenza dal 1° gennaio 2018.

    La nuova articolazione tariffaria decorre dal 1° gennaio 2021 mentre il conguaglio per gli anni 2018, 2019, 2020 e 2021 è applicato, nel corso del 2022, alle utenze attive al 31 dicembre 2021.
    Il corrispettivo del servizio di fognatura e depurazione per gli scarichi industriali recapitanti in pubblica fognatura, è determinata come segue:

    T = QF + QC + (QV*V)

    Dove:

    • QF rappresenta la quota fissa, indipendente dal volume scaricato e a copertura di alcuni oneri specifici, quali i costi di gestione del contratto, di misura dei volumi scaricati e delle verifiche di qualità sui reflui. Si misura in euro/anno.
    • QC è la quota di capacità, legata alla capacità di depurazione impegnata per garantire il trattamento del refluo industriale e determinata sulla base dei valori di concentrazione e di volume presenti negli atti di autorizzazione allo scarico. Si misura in euro/anno.
    • QV è la quota variabile, commisurata al volume e alla qualità del refluo scaricato; è composta da una quota unitaria di fognatura e da una quota unitaria di depurazione e modulata sulla base di quattro inquinanti individuati come principali. Si misura in euro/metro cubo anno.
    • V è il volume annuo scaricato dall'utente industriale espresso in metri cubi (mc/anno).

    Evidenziamo anche con le delibere n. 665/2017/R/idr (TICSI), n. 655/2015/R/IDR (RQSII) e s.m.i. e n. 218/2016/R/IDR (TIMSII) e s.m.i., si è determinato che la fatturazione dei consumi alle utenze produttive rispecchi la periodicità di fatturazione in esse definita; più precisamente il Gestore è tenuto ad emettere un numero minimo di bollette nell’anno, differenziato in funzione dei consumi medi annuali relativi alle ultime tre annualità ed il numero di fatturazioni nell’anno costituisce standard specifico di qualità ed è differenziato come segue: 

     

    • 2 bollette all’anno, con cadenza semestrale, per consumi medi annui fino a 100 m3;
    • 3 bollette all’anno, con cadenza quadrimestrale, per consumi medi annui da 101 fino a 1.000 m3;
    • 4 bollette all’anno, con cadenza trimestrale, per consumi medi annui da 1001 mc a 3000 m3;
    • 6 bollette all’anno, con cadenza bimestrale, per consumi medi superiori a 3000 m3.


    A tal proposito, anche per le utenze industriali, vengono inviate sia bollette in acconto, le quali non possono essere annullate in quanto documenti fiscali a tutti gli effetti ma verranno “detratte" nella successiva bolletta di conguaglio (saldo), sia a conguaglio.
     

Link utili

Per ulteriori informazioni invitiamo a consultare il testo integrale della Delibera TICSI e a visitare i seguenti indirizzi internet: 

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